La storia del bagnoschiuma è davvero affascinante.
Questo prodotto di uso comune, in tutte le sue mille varianti, è una presenza costante nella nostra “salle de bain”.
Ci accompagna quotidianamente, tra le sue mille fragranze. E con una soffice schiuma che porta via con sé le nostre tossine e il nostro stress.
Però non tutti sanno che il bagnoschiuma ha una storia molto molto antica. E che risale addirittura al tempo dell’antico regno d’Egitto.
Bisogna sottolineare anche che, durante i secoli, si è modificato parecchio fino ad arrivare a quello che noi usiamo abitualmente.
E del preparato utilizzato dagli Egizi resta veramente poco.
Per questo motivo ci è venuta un bel po’ di curiosità e, quindi, andiamo alla scoperta del bagnoschiuma, iniziando il viaggio tra gli scaffali dell’IperTosano.
La storia del bagnoschiuma è lunghissima
Come abbiamo detto, gli Egizi già lo utilizzavano.
Questo popolo era particolarmente attento alla cura e alla pulizia personale. Ci riferiamo, naturalmente, alle caste più agiate.
All’epoca erano soliti fare dei lunghi bagni nel fiume Nilo che, oltre a pulire il corpo aveva il compito di purificare l’anima di chi ci si immergeva.
In alternativa c’erano gli stagni.
Nell’antico Egitto usavano anche un prototipo della doccia, che si serviva di un setaccio o di un cesto in modo da filtrare l’acqua.
Per detergere la pelle ricorrevano a preziosi oli e unguenti di grasso vegetale oppure animale.
Con questi ci si sfregava bene la pelle per eliminare i cattivi odori della pelle.
Greci, Romani e Arabi hanno fatto la storia del bagnoschiuma
Per Greci e Romani il bagno iniziò ad assumere un aspetto sociale.
Fare il bagno, a quei tempi, equivaleva a educare il proprio spirito.
Prima di tutto si usavano creta finissima e soda ma, non appena Giulio Cesare conquistò la Gallia, si portò a casa il sapone che, a quei tempi, era fatto di sego e ceneri. Più avanti a questi ingredienti si unì l’olio d’oliva, probabilmente allo scopo di renderlo più emolliente.
Per quanto riguarda invece di arabi, usavano l’olio d’oliva, la soda e l’olio d’alloro.
Usavano degli stampi per ottenere delle saponette che avevano colori e profumi davvero originali.
Si diffusero in Spagna e in Sicilia e poi nel resto dell’Europa, alla fine delle crociate.